martedì 15 novembre 2011

5° INCONTRO - 15 NOVEMBRE 2011


"Francesco e i suoi Ra.Mi."


- vivere oggi la spiritualità francescana - 



(1° incontro sulla spiritualità francescana - Introduzione) 







Questo ciclo di appuntamenti avrà, sempre più chiaramente, il fine di attualizzare la vita di Francesco d'Assisi, cioè vorrà essere uno strumento di cui servirsi per evidenziare, con assoluta apertura al dialogo ed alla riflessione, quelle che potrebbero essere le possibilità di adottare nella nostra vita odierna le Sue Risposte e le Sue Scelte, le possibilità di "viver ancora oggi nel solco di Francesco".

Possiamo partire con un'introduzione che riguarderà il senso della preghiera iniziale, ossia chiedendoci: Perchè si è soliti iniziare un incontro pregando insieme? Ebbene, ciò ci dà subito l'opportunità di porci un'altra fondamentale domanda: Da cosa dipende la qualità esistenziale di ciascun essere umano?


Di primo acchito, potremmo facilmente rispondere che la qualità della vita di ciuascuno di noi dipende dallo stato di salute di cui possiamo godere in un determinato momento; forse, però, l'impeccabile condizione psico-fisica non è propriamente ciò che dà qualità all'esistenza umana. Ed allora le ricchezze, i beni materiali, il denaro? Forse, nemmeno tutto ciò si può evidenziare veramente come la ragione essenziale da cui può provenire un incremento oppure una diminuzione della qualità esistenziale dell'uomo. Ed, allora, cosa resta da rispondere? Ebbene, possiamo dare subito un'anticipazione: la qualità della vita umana dipende dalla condizione di libertà in cui ciascun individuo si trova.

Ma cosa significa, in questo caso, "condizione di libertà"? Si tratta della condizione in cui non si hanno "sbarre" di fronte a sé, cioè non si ha alcun tipo di impedimento o di costrizione o di ostacolo esterno? Di certo, una condizione esistenziale libera non equivale al fatto che non si vive all'interno di una prigione! Dobbiamo intendere che parlare così di libertà equivale a dire: possesso della Verità.

Ecco che, dopo aver detto che si è liberi nel momento in cui si possiede la Verità, possiamo tornare alla prima domanda introduttiva con questa risposta: la preghiera iniziale è un'invocazione dello Spirito Santo, affinché ci conduca, nella mente e nel corpo e nella coscienza e nello spirito, alla Verità che ci rende Liberi, quella Verità che è il Signore Nostro Gesù Cristo (...dal Vangelo: "Io sono la Via, la Verità, la Vita" ).

Dopo di ciò, possiamo entrare nel merito, partendo dal presupposto fondamentale di cui ciascun cristiano credente dovrebbe essere consapevole, cioè dall'atto religioso per cui un individuo può affermare: io sono una creatura di Dio, io vengo dalle Sue Mani.

Tale Atto di Fede si può considerare il momento della vita di Francesco in cui avvenne la svolta decisiva, la conversione al Cristianesimo, ossia l'origine del suo cammino verso la Santità; ma quale significato profondo deve avere per colui che lo professa? Credere di essere il frutto della creazione divina vuol dire che si crede di appartenere essenzialmente a Dio; ma cosa significa "appartenere a Dio"?

Venire dalle Mani di Dio significa che ogni creautra è fatta "ad immagine e somiglianza di Dio"! Ebbene, possiamo aiutarci nella comprensione di questo passaggio cruciale con un riferimento alle parole di S.Paolo: "Gesù Cristo è l'Immagine Visibile di Dio Padre, che è Invisibile (...)."

Dunque, se ciascun uomo, in quanto creatura, è ad immagine e somiglianza di Dio, e se Gesù Cristo è l'Immagine Visibile di Dio Padre che è invisibile, allora ciascuna creatura umana è immagine dell'Immagine visibile che è Gesù Cristo, ossia ciascun uomo, in quanto creato da Dio Padre a Sua immagine e somiglianza, è immagine di Gesù Cristo.

Dire tutto ciò ha, per il discorso che di seguito andremo a fare su S.Francesco d'Assisi, una valenza importantissima, poichè significa che c'è un'Immagine Prima, cioè un archetipo, che tende ad attrarre a sé tutto ciò che gli è immagine ( e questo è valido anche per legge fisica, cioè scientificamente ), ossia tende costantemente a far sì che ciò che gli è immagine si vada a conformare ad essa stessa: questa attrazione è ciò che Gesù Cristo, l'Immagine Prima, tende in ogni momento a fare nei confronti di ogni creatura umana. Perciò, tutti i desideri che abbiamo di Dio sono in noi stessi in quanto Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza, ossia costituiscono l'essenza della natura umana creata, e son quindi desideri naturali, cioè sollecitazioni che da sempre ci appartengono e che ci fanno tendere a Gesù Cristo, Immagine Prima di Dio: questa è una premessa fondamentale per intendere il cammino di Francesco, le sue scelte, le sue risposte, i suoi traguardi.

Da quanto appena detto, possiamo concludere che durante la nostra vita umana l'attrazione costante dell'Immagine Prima attiva un processo di progressiva conformazione che riguarda ciascun essere umano, in quanto creato ad immagine e somiglianza di Dio: noi diveniamo sempre più conformi a Gesù Cristo, finché non ci congiungiamo, come si suol dire, al nostro Creatore. Tale progressiva conformazione nell'arco dell'intera vita terrena all'Immagine Prima di Dio, che è Gesù Cristo, comporta che noi diveniamo sempre più somiglianti a Dio. Ecco che possiamo definire con più chiarezza, ora, l'affermazione secondo cui l'uomo è "ad immagine e somiglianza di Dio": “l'essere immagine" riguarda la natura umana creata da Dio, mentre "il divenire somigliante" riguarda il percorso di vita dell'uomo, con tutte le sue scelte.

Dunque, dobbiamo precisare che all'iniziativa creatrice di Dio deve seguire una risposta dell'uomo, la quale risposta alle sollecitazioni naturali verso Dio può favorire oppure sfavorire il suo divenire somigliante a Dio; ma quali sono queste risposte favorevoli o sfavorevoli al divenire somigliante di ciascun uomo?...( dal Vangelo: “Io sono la vite e voi i miei tralci...” )... Questa somiglianza in divenire, che ciascuna creatura può assecondare o non assecondare durante il percorso di vita che intraprende, si può chiamare in tre modi diversi, a seconda del punto di vista da cui la si osserva: Christi Conformatione, Santificazione, Umanizzazione!

Insomma, stiamo parlando della stessa identica cosa, sebbene a partire da piani di riferimento diversi: l'ambito generale della Dottrina della Chiesa Cattolica, l'ambito della Teologia Spirituale, l'ambito antropologico. In ogni caso, la cosa essenziale da sottolineare è che l'uomo è veramente uomo solo nel momento in cui asseconda e rispetta quella che è, nell'ottica cristiana fin qui adottata, la propria natura di creatura fatta ad immagine e somiglianza di Dio. Perciò, si possono spiegare il ben-essere così come il mal-essere proprio nei termini di un favorire e di uno sfavorire l'attrazione naturale che ciascun uomo ha verso Gesù Cristo, ossia l'Immagine Prima di Dio. Dobbiamo, allora, andare verso una chiarificazione del concetto di persona umana, che è tale in quanto costituita essenzialmente da corpo, anima, spirito;  perciò sussistono, per nostra natura creata, tre tipi di bisogni o di sollecitazioni o di stimoli, che sono quelli attinenti all'alimentazione del corpo, quelli relativi alla coltivazione delle relazioni sociali e delle attività culturali, e quelli relativi alla preghiera : non c'è nessuna delle tre parti costitutive che valga più dell'altra, o che possa essere sottovalutata e quindi nutrita e rispettata in maniera minore delle restanti. Il ben-essere dell'uomo, in quanto persona, passa necessariamente per la nutrizione piena e costante di tutti questi diversi tipi di sollecitazione naturale, cioè passa per la non deformazione della propria integrale natura di persona umana; e dovremmo quindi chiederci più spesso, di fronte all'eventuale mal-essere di un individuo:

ma tu hai pregato, hai rispettato il tuo spirito, oppure lo hai violentato, lo hai distrattamente offeso? Ti stai conformando pienamente a Cristo Gesù, stai divenendo pienamente uomo, ti stai “umanizzando”? Quali scelte stai compiendo lungo il percorso della tua vita? Ed a quali risposte ti sta portando questo tuo cammino?

Ecco che, con queste parole, ci iniziamo ad avvicinare alla storia di Francesco d'Assisi, agli snodi decisivi della sua vita, agli episodi che una persona di molti secoli fa, un ragazzo di giovane età, ha attraversato per fare esperienza concreta nella sua esistenza terrena della regola da cui discende il rispetto pieno ed integrale della propria natura umana: il Vangelo...

…e perché, allora, ancora oggi l'esperienza storica di San Francesco d'Assisi attrae moltissimi giovani e conduce a continue riflessioni su come interpretare, sulla scia del messaggio francescano risalente al XII sec. D. C., la propria esistenza di uomini del terzo millennio? 

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